Blog e news

Pet therapy, anche all'aria aperta

pubblicato il 29/03/2017
Pet therapy, anche all'aria aperta
Blog

In primavera, si sa, siamo tutti desiderosi di trascorrere più tempo all’aria aperta, a maggior ragione chi ha la fortuna di avere con sé il proprio pet. Ma forse non tutti sanno che quella sensazione di piacere che si prova quando si condivide del tempo con il proprio fedele amico, viene definita una forma di terapia.

Quando si parla di Pet Therapy s'intende qualcosa che va al di là del significato standard che diamo a quel rapporto che s'instaura avendo un cagnolino in casa o un altro tipo di animale qualsiasi.

Chiariamo subito che la Pet Therapy non è una cura medica, non è invasiva e non fa miracoli e si basa sull’utilizzo del rapporto che si viene a creare tra la persona e l’animale. Si è registrato che la Pet Therapy può avere molte finalità a seconda di chi è l’utente. E’ in genere, molto importante come terapia specifica per ridurre l’ansia e lo stress.

Non nasce ieri la Pet Terapy anzi affonda le radici nella notte dei tempi e qualcuno le da anche connotazioni mitologiche. Solo nel 1953, però, Boris Levinson nel suo libro The Dog As Co-Therapist utilizzò per la prima volta il termine Pet Therapy, in cui enunciò le prime teorie verificabili.

 Si è notato, studiando i casi in cui è stata utilizzata che la Pet Therapy provoca lo sviluppo di alcune caratteristiche del tutto benefiche soprattutto in soggetti con difficoltà e non come si può notare da quest'elenco non esaustivo:

Divertimento: un animale che gioca, magari in modo buffo, non può che far piacere e ridere e quindi intrattenere.

Socializzazione: l’animale riesce a portare dialogo con le persone con cui entra a contatto.

Stimolazione mentale: soprattutto in situazioni in cui c’è una certa chiusura verso l’esterno.

Empatia: quella la capacità di identificarsi con l’altro.

Focalizzare l’attenzione all’esterno:l'animale è utile per far uscire, ad esempio, un bambino dal suo egocentrismo.

Relazione: un animale può aprire un canale di comunicazione e relazione tra due persone,

Contatto fisico: ci sono casi in cui sia bambini che adulti non sopportano il contatto fisico con le altre persone

Cura e responsabilizzazione:un bambino ha cura naturalmente del proprio animale ed è responsabilizzato verso di lui

 E' da tenere presente un concetto molto importante secondo cui l’animale attraverso il gioco aiuta i bambini nei momenti più difficili della crescita poi non giudica come potrebbero fare genitori e insegnanti, quindi non inibisce; ma I vantaggi ci sono anche per l'animale che nel bimbo trova un perfetto compagno di giochi per correre, sviluppare la propria muscolatura, respirare aria più sana, divertirsi.

Tutti abbiamo sicuramente voglia di recuperare un po’ di sano buon umore, quindi perché non approfittare delle belle giornate in arrivo e portare a spasso i nostri amichetti?

Vuoi consigliare questo articolo?
Condividilo sui social