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Preparare i pet al letargo: ecco come aiutarli

pubblicato il 12/10/2022
Preparare i pet al letargo: ecco come aiutarli
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L’arrivo dell’inverno porta con sé delle temperature molto basse e questo ha da sempre rappresentato una sfida per diverse specie. 

Il cambiamento della temperatura e la conseguente carenza di cibo hanno costretto gli animali a trovare dei modi alternativi per poter sopravvivere in ambienti caratterizzati sia da climi freddi che da climi miti.


Cos’è il letargo

Nel tempo, moltissimi animali hanno sviluppato delle strategie per sopravvivere al freddo, una di queste è il letargo.

Si tratta di ipotermia controllata ed  implica alcuni cambiamenti fisiologici che avvengono attraverso un controllato abbassamento della temperatura corporea e del metabolismo che rimane stabile per un lungo periodo, al fine di ridurre il dispendio di energie.


Come monitorare la tartaruga in letargo

Nei giorni immediatamente precedenti al letargo, è importante limitare il cibo fino a ridurlo del tutto circa 10 giorni prima di mandarla in letargo. 

È fondamentale concedere alle tartarughe di terra dei bagni quotidiani in acqua tiepida per favorire lo svuotamento dell’intestino.

La dieta delle tartarughe acquatiche, invece, sarà simile a quella del resto dell’anno, tuttavia la richiesta di cibo diminuirà.

È consigliato lasciare la testuggine in luoghi della casa non riscaldati ricordando di inserire un termometro nella scatola in cui si trovano, per monitorarne la temperatura che deve rimanere tra gli 0° e i 10°C.

In particolare, le tartarughe di terra vanno messe in una vaschetta ed il loro guscio va completamente coperto con foglie secche; quelle d’acqua vanno sempre messe in una vaschetta con pochi millimetri di acqua e coperte da un asciugamano umido per evitarne la disidratazione.


Il criceto e il letargo

In teoria il criceto è un animale che va in letargo quando la temperatura esterna scende sotto gli 8°. 

Pertanto, se il nostro roditore ha da sempre vissuto in casa, dove la temperatura è solitamente costante, il meccanismo fisiologico che ne provoca il letargo è temporaneamente sospeso.

I criceti domestici, quindi, non vanno in letargo, eccetto in casi particolari dovuti a disattenzione da parte dei padroni che espongono la gabbietta al freddo invernale. Infatti, i casi in cui un criceto domestico si troverà ad andare in letargo sono quelli in cui la gabbia è erroneamente posizionata vicino ad una finestra o all’esterno dell’abitazione.


Nelle nostre case la temperatura è gradevole anche in inverno ma è comunque bene imparare a riconoscere un animale in letargo per essere capace di monitorarne lo stato di salute.

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